I mercati storici palermitani non sono solo luoghi per lo scambio delle merci, ma anche punti di incontro di culture, cibi, odori, colori e centro dello street food cittadino. A questi mercati multietnici si accede attraverso le antiche porte della città. Attraverso Porta Carini, si accede al mercato del Capo: situato in una delle zone più antiche della città, ricorda un Suq arabo. Il mercato di Ballarò è il più antico della città. È il più grande, il più animato e il più divertente per le “abbanniate”. La Vucciria, il cui nome deriva dal francese “boucherie” (macelleria), era un tempo il più famoso mercato di Palermo. Le variopinte bancarelle traboccanti di merce furono oggetto di un famoso dipinto di Renato Guttuso. Il mercato, che oggi ospita pochissime botteghe, si è trasformato nell’epicentro del cibo di strada e luogo della movida palermitana.
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